sabato 24 febbraio 2018


PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
Testo collettivo
Oggi, venerdì 16 febbraio, con Marco Rostagno, siamo andati 
a vedere uno dei fontanili di Vigone: il fontanile Ulè.
 
Durante il cammino di andata ci siamo fermati alcune volte 
ad osservare le piante. Abbiamo visto il nocciolo che è un  
arbusto e in questo periodo ha tanti fiori gialli maschili 
di forma allungata che penzolano. 
Marco ci ha detto che per l’impollinazione serve avere un
altro nocciolo vicino.
Anticamente usavano i rami del nocciolo per costruire le 
frecce. Abbiamo visto anche un albero di noce americano
di agrifoglio sempreverde e di robinia.
 
Nel tragitto abbiamo osservato un rio con delle piantine 
acquatiche che si chiamano crescione e si può raccogliere 
e mangiare solo se nei campi vicini non vengono dati dei 
veleni. L’acqua di quel rio è sempre a 4 gradi di 
temperatura, anche d’estate, perchè proviene dalle falde 
acquifere. In quel corso d'acqua vivono le lamprede
Le lamprede sono degli animaletti che vivono nel fango 
e si nutrono di animali e vegetali morti quindi sono dei  
decompositori
Proprio in questo periodo le lamprede escono dal fango 
per accoppiarsi e riprodursi. 
Sul noce americano abbiamo visto   una coppia di 
 picchi rossi durante il corteggiamento. 





 
Arrivati all'Ulè abbiamo osservato il fontanile costruito  
dall'uomo e la risorgiva naturale




 
Fino agli anni '60 a Vigone coltivavano la canapa che 
veniva messa nell’acqua del fontanile a marcire per poi 
avere la stoffa di canapa o le corde. 
Vicino al fontanile c'era un tronco con dei buchi fatti dal 
picchio che cerca le larve per mangiarle.
 
Marco ci ha detto che il picchio rosso fa i buchi nei tronchi
degli alberi più in alto,il picchio verde li fa più in basso.
Su due alberi abbiamo visto dei nidi di uccelli che adesso 
vengono utilizzati dagli scoiattoli grigi.
 
Alla fine Marco ha preso un campione di terreno e di 
acqua con alcuni piccoli gamberetti mentre noi 
esploravamo l’ambiente.  
Porteremo il campione a scuola per analizzarlo.


 
Ringraziamo Marco Rostagno per la disponibilità.
 

Nessun commento:

Posta un commento