Uscita al laboratorio del formaggio
Ieri, martedì 17 gennaio 2017, siamo andati al laboratorio del formaggio dei genitori di Elisabetta.
C'erano delle stanze coi muri con le piastrelle bianche e dei tubi di metallo in cui passano il latte, il vapore, l'acqua e il latticello o siero.
Abbiamo visto dei tavoli con le ruote e il buco per far colare giù il siero e dei bidoni per il latte.
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un bidone pieno di latte,
delle caldaie, |
e il frigorifero.
Ci ha detto che ci sono delle scuole che insegnano a fare il formaggio, una si trova a Moretta, ma lui ha frequentato altre scuole e ha imparato a fare il formaggio dai suoi genitori.
Quando il latte è stato scaldato si mette il sale e il caglio,
si mescola un po' e si aspetta almeno un'ora.
Poi il papà di Elisabetta ha preso uno strumento piatto coi buchi |
Poi ci ha spiegato come funziona la macchina per fare le mozzarelle. |
Ha messo del formaggio fresco a pezzi in un recipiente, ha aggiunto dell'acqua a 90° e ha iniziato ad impastare con le mani ed un cucchiaio di legno.
La mozzarella è diventata filante,
poi ha messo un recipiente con acqua fredda,
ha iniziato a fare le trecce, le mozzarelle e i nodini e, dopo averli fatti, li buttava nell'acqua fredda.
Chi voleva, ha assaggiato la mozzarella appena fatta: era molto buona e gommosa.
Alla fine abbiamo visto la cella frigorifera con i formaggi freschi a 4° di temperatura.
I formaggi freschi restano nella cella frigorifera al massimo 1 o 2 giorni e sono: i tomini, la ricotta, le mozzarelle di varie dimensioni, i budini e gli yogurt.
Abbiamo anche visto la cella stagionale dove i formaggi restano per mesi e hanno la crosta.
Prima di andare di nuovo a scuola la mamma di Elisabetta ci ha dato i tomini fatti da noi in un sacchetto.
E' stata una bella esperienza e chi ha mangiato i tomini a cena li ha trovati buoni da leccarsi i baffi.
Ecco alcuni dei nostri disegni:
Ringraziamo la famiglia Boiero per la disponibilità.
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